giovedì 10 luglio 2014

I wish that I could wake up with amnesia.

Vorrei svegliarmi domattina e non ricordarmi di te, di noi, delle passeggiate in riva al mare sempre attenti a non calpestare le impronte altrui, dei pomeriggi passati a fumare come turchi e ad amarci come pinguini di Magellano, delle lettere d’amore scritte a rate sulle nostre braccia e delle nostre dita che si sfioravano sempre per caso, ma mai per sbaglio.
Vorrei svegliarmi domattina e non avere memoria del tuo sorriso, della tua voce che mi cantava canzoni belle e mi leggeva poesie bellissime, dei tuoi occhi che mi guardavano come fossi splendida e delle tua labbra sulle mie.
Vorrei svegliarmi domattina e non ricordare la prima volta che hai detto di amarmi, e soprattutto vorrei non ricordare l’ultima volta in cui me l’hai detto.
Vorrei aver dimenticato quel pomeriggio in cui ti ho detto che mi piaceva la tua cicatrice, e tu mi hai detto che invece le mie proprio non ti piacevano, e hai passato ore ad accarezzarle sperando che sparissero – così non è stato, ma ho sempre apprezzato lo sforzo.
Vorrei svegliarmi, domattina, e non pensare come prima cosa che è un altro giorno privo di senso in questa vita priva di senso, perché di fatto senza di te le cose perdono il loro significato, un po’ come la matematica di quinta in cui all’improvviso zero come fattore non significa necessariamente zero come prodotto.


La verità è che io ti amo e tu non esisti, e se questo non è terribilmente ingiusto non so proprio cos’altro possa esserlo.

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