domenica 10 giugno 2012

Ten million fireflies.

Avevi una gatta di nome America che amava andare in giro e tornare incinta, e poi tu ricordo un giorno mi dicesti che le era nato un gattino con gli occhi color ghiaccio e che te lo saresti tenuto, così quando avete dato via gli altri cuccioli il piccolo Quebec dormiva accanto a te ogni notte e quando io venivo a casa tua nel pomeriggio ci mettevamo sul letto e lui si acciambellava sulla mia pancia e tu accarezzavi entrambi e ci guardavi con un sorriso bellissimo che chissà se qualcun altro ti causa ancora.
Oggi sono stata a casa tua perché la tua mamma mi ha invitata a prendere un caffè e Quebec mi è subito venuto a far le fusa, io non so se sia perché si ricorda o così a caso, ma mi è venuto molto da piangere, così l'ho preso in braccio e l'ho accarezzato quasi tutto il pomeriggio, mentre R. mi raccontava tante cose belle in cui in un modo o nell'altro c'eri sempre tu, ché non t'ha mica dimenticato nessuno.

Stanotte ho sognato che piangevo in un campo pieno di lucciole e queste a un certo punto si disponevano fino a formare la tua sagoma e mi abbracciavano, solleticandomi sulla spalla.
Mi manchi.

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